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    Aziende che NON TESTANO su Animali

    Vera76
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty Aziende che NON TESTANO su Animali

    Messaggio  Vera76 Dom Mar 24, 2013 10:25 pm

    Questo è l'elenco, aggiornato ad oggi, delle aziende presenti nel mercato nel nostro paese, che dimostrano ufficialmente di non utilizzare, (né sulle materie prime né sui prodotti finiti), test sugli animali, la vivisezione.

    Ho preferito elencare solo quelle "buone", in quanto l'elenco di quelle che ufficialmente utilizzano questa pratica barbara, è davvero imbarazzante.

    AZIENDE ITALIANE:
    Allegro Natura
    Argital: Mi Fido
    Athena's
    Bakel
    Biofficina srl
    Bottega Verde
    Camorak
    Cibe Laboratori
    Coop (cosmesi)
    D’Aymons
    Derbe
    Dr Taffi
    Evan Cinzia Zucchi
    Flora
    Hawai
    Hedera
    Helan
    Higen
    Le Erbe di Brillor
    L'Erbolario
    Liquid Flora
    Lush
    MGA
    Mondosolidale
    Originitalia
    Pierpaoli
    Sanecovit
    Saponificio Gianasso
    Zoe Cosmetics

    AZIENDE STRANIERE
    John Paul Mitchell System (prodotti per parrucchieri)
    Jason Natural Cosmetic
    Montagne Jeunesse
    The Body Shop
    Urban Decay
    W.S.Badger

    AZIENDE SOLO ON LINE
    BP cosmetics
    Lily lolo

    Fonte: LAV.it

    Sulla pagina consumoconsapevole.org/download/VIVOfolder.pdf, ho trovato un pdf molto carino da stampare con questo elenco:

    ALTRE ditte “senza crudeltà” in breve:
    COSMETICI: Alchimia Natura, Argital, Artha, Athena's, Biofficina Toscana, Bottega Verde, Camorak
    (PuraVida, Lenerbe), Cibe (Mondo Naturale, Fiori&Futta - Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure),
    Cinzia Zucchi Cosmetici (Linea Evan), Coop, D'Aymons Naturalerbe, Derbe, Dr. Taffy, Fantastika,
    Flora-Primavera, Haway (Hawai, Oris, Anthyllis), Hedera Natur (Almacabio, Equo, Eco), Helan, La
    Saponaria, L'Erbolario, Liquidflora Advanced Organic Make-Up, Logona, Lush, MGA (Omia, deliBel),
    Montagne Jeunesse, Natyr Altromercato / Gala, Officina Naturae, Originitalia (Villa Floriani, Verde
    Cosmetici Italiani), Pasticceria da Bagno (Drammis Cosmetici), Pedrini (Lepo Line), Pierpaoli (Ekos,
    Anthyllis, Sensé, Ecosì), Rebis, Remedia, San.Eco.Vit (Bjobj, Ecor, BioOut), Sante, Saponificio
    Gianasso, Talybe, Tea Natura, Urtekram, Verdesativa, W.S. Badger.

    DETERSIVI: Allegro Natura (BioErmi, HappyClean), Alma Win, Argital, Brillor, Cibe (Eco-natura),
    Haway (Ekos, EcoSì, Oris), Hedera Natur (Almacabio, Equo, Eco), Officina Naturae (Linea Aequa
    equo-solidale; Linea Officina Naturae), Pierpaoli (Ekos, Ecosì, Fòlia), San.Eco.Vit (Ecoblu, Ecor,
    Ecoland), Talybe, Tea Natura, Verdevero (Higen).


    L'11 marzo 2013, è stato approvato il divieto TOTALE per i test su animali nei prodotti cosmetici, (in qualsiasi nazione del mondo il test sia stato eseguito) esteso per tutta Europa. Una battaglia durata 20 anni che però deve continuare per ottenere l'eliminazione totale dei test su animali anche per tutto il resto!

    La vivisezione è infatti applicata anche nelle aziende che producono:

    DETERGENTI
    DETERSIVI, detersivi piatti, sturalavandini...
    ALIMENTARI, bibite, gelati, cioccolate, dadi, olii, merendine, snack...
    MEDICINALI
    CARTE IGIENICHE/FAZZOLETTI
    PANNOLINI
    ASSORBENTI
    PESTICIDI
    CARAMELLE
    CHEWING GUM
    PROFUMI
    DEODORANTI PER AMBIENTI
    SIGARETTE
    COLLE
    PRODOTTI CHIMICI
    DENTIFRICI

    .... l'elenco è infinito.
    In questa pagina potete trovare tutte le aziende "interessate" all'argomento...

    addestrareconigli.it/curiosita/sperimentazioni-sugli-animali-no-grazie/lista-delle-aziende-che-testano-i-prodotti-sugli-animali/


    Sono dell'idea che boicottare è l'unico metodo nelle nostre mani per lanciare un forte messaggio, nella speranza che UNITI, le cose possano cambiare.
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    Messaggio  Wallace Dom Mar 24, 2013 11:30 pm

    Vera grazieeeeeeeeeeeeeeeeeee, questo significa essere efficiente.

    Preparerò una lista, la stamperò, ed oltre a portarla rigorosamente con me ogni volta che farò degli acquisti sarà mia premura farne molte copie da distribuire ovunque.

    Chi non è sensibile all’altrui inutile sofferenza, a mio avviso, non può connettersi con l’energia Divina del puro Amore.

    Quello che non vuoi per te agli altri non fare…

    Riuscirete a rinunciare al vostro prodotto preferito per cercare di risparmiare sofferenze inutili a chi non può difendersi???????????

    scribaClaudio
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty Re: Aziende che NON TESTANO su Animali

    Messaggio  scribaClaudio Lun Mar 25, 2013 6:21 pm

    Molto bene Vera, hai davvero fatto una cortesia a tutti noi. Grazie! Mi stamperò questa lista e la terrò ben presente.
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty Re: Aziende che NON TESTANO su Animali

    Messaggio  libellula Lun Mar 25, 2013 10:15 pm


    Ciao, ho fatto una ricerca per approfondire questo argomento.
    PURTROPPO il marchio ( di solito un coniglio), che garantisce che il prodotto, che stiamo acquistando, non é stato testato su animali, vuol dire che il prodotto FINITO non é stato testato, ma tutti gli ingredienti che lo compongono SONO stati testati su animali.
    É OBBLIGATORIO per legge, sulla tossicità.

    Il sito qui di seguito spiega in dettaglio

    www.essereanimali.org/sperimentazione
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty eliminazione direttiva 2003/15CE

    Messaggio  Vera76 Lun Mar 25, 2013 10:43 pm

    Sono solo 14 giorni che è stata vietata la direttiva che obbligava i test di tossicità anche sugli ingredienti. E' quindi davvero pochissimo che questa (in parte)splendida notizia è diventata realtà!
    Da pochi giorni è diventato illecito (SOLO per I PRODOTTI COSMETICI purtroppo)acquistare, commerciare o testare prodotti (ingredienti e prodotti finiti), su animali, in tutta Europa, eliminando di fatto la Direttiva 2003/15CE.

    Ti riporto l'articolo della LAV (lega antivisezione)dell'11 marzo, ma discusso su quasi tutti i quotidiani nazionali ed internazionali:

    "Dopo 23 anni di difficile lotta e di promesse troppo spesso mancate, di petizioni, manifestazioni, votazioni a Bruxelles, l'Unione Europea si libera da tutti i test su animali in ambito cosmetico: oggi 11 marzo 2013, infatti, entra in vigore l’ultimo stop previsto dalla Direttiva 2003/15 che impone il divieto di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti oltre ai prodotti cosmetici.

    Questo importante traguardo ha rischiato di slittare ulteriormente, tanto che la Commissione Europea ha più volte paventato la possibilità di posticiparlo almeno di dieci anni: una prospettiva fortemente osteggiata dall’opinione pubblica, da coraggiose aziende e dalle associazioni animaliste di tutta Europa, tra cui la “European Coalition to end animal experiments” di cui facciamo parte, e così il bando è stato mantenuto.

    L'impegno antivivisezionista ha portato la LAV a ottenere nel 1993, insieme alle maggiori associazioni animaliste europee, la prima direttiva di bando dei test su animali, su prodotto finito e ingredienti cosmetici, fissato al 1998. Il bando è stato più volte rimandato dal Governo comunitario ma finalmente, ora, possiamo festeggiare questa svolta storica: la totale esclusione dei test animali in campo cosmetico...."

    Ti chiedo di aggiornarmi se hai differenti notizie sul "coniglietto" (uno degli ultimi loghi che ancora riesco a guardare con stima...), non stupendomi affatto se ci fossero imbrogli anche là!
    Evil or Very Mad

    Grazie ciao!
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty Re: Aziende che NON TESTANO su Animali

    Messaggio  la_Lilla Gio Mar 28, 2013 1:33 am

    Maggiori dettagli, cosa è stato ottenuto e cosa no...


    Cosa implica il divieto

    Fino a prima dell'11 marzo 2013, un nuovo ingrediente sviluppato nel campo della cosmesi poteva ancora venir sottoposto a test su animali, eseguiti in laboratori al di fuori dell'UE (perché dal 2009 eseguire test su animali per gli ingredienti dei cosmetici all'interno dell'UE è vietato). Questi test erano molto invasivi per gli animali, e sempre letali.

    Tali test erano: tossicità ripetuta (basse dosi di sostanza da testare per periodi di tempo lunghi; qui sono compresi anche i test di "tossicità cronica", che vengono svolti per tutta la durata della vita dell'animale); tossicità riproduttiva o teratogenicità (la capacità della sostanza di creare difetti nella prole, quando somministrata a un animale in gravidanza); tossicocinetica (come la sostanza raggiunga le cellule e gli organi e causi eventuali danni biologici).

    Il divieto dell'11 marzo elimina questi test, vale a dire: in Europa non possono essere venduti prodotti che contengono ingredienti sviluppati appositamente per il campo della cosmesi che siano stati testati su animali, in qualunque parte del mondo, dopo l'11 marzo 2013. Naturalmente non diventano fuorilegge gli ingredienti testati PRIMA di questa data, si possono ancora usare.

    Come influisce sullo sviluppo dei metodi alternativi

    Ad oggi non esistono metodi alternativi ufficialmente convalidati che coprano tutti i tipi di test necessari per la messa in commercio di un nuovo ingrediente, perciò l'industria cosmetica è costretta ad impegnarsi nello sviluppo di nuovi metodi. Perché? Perché se i dati a loro disposizione vengono valutati non sufficienti a garantire la sicurezza dei consumatori, allora quell'ingrediente non potrà essere usato. E' quindi loro interesse sviluppare nuovi metodi, farli convalidare, e poterli così usare per la messa in commercio delle nuove sostanze.

    Il divieto è quindi essenziale per costringere l'industria a sviluppare metodi alternativi.

    Ma, di nuovo, c'è di più, perché gli stessi test che si fanno nel campo della cosmesi si fanno anche in tutti gli altri campi e quindi una volta convalidato un metodo senza animali per l'industria cosmetica questo poi dovrà essere obbligatoriamente utilizzato anche negli altri campi, vale a dire per i test di tossicità di tutte le sostanze chimiche, ma anche nel campo farmaceutico. Ogni sviluppo di metodi alternativi per i "test cosmetici" ha ripercussioni su TUTTO il settore dei test di tossicità e quindi salva moltissimi animali, in tutto il mondo; questa è una cosa GRANDIOSA e importantissima.

    Come influisce negli altri campi e nelle altre nazioni

    Un aspetto fondamentale che aiuta la battaglia contro i test su animali nel campo dei test obbligatori per legge è questo: se è stato possibile vietare i test su animali per prodotti che le persone usano ogni giorno per tutta la vita, che sono a contatto con la pelle, significa che anche per tutti gli altri prodotti, a maggior ragione, si possono vietare i test su animali. Il divieto per i cosmetici è dunque un importante precedente per gli altri campi.

    Inoltre, la Commissione Europea stessa in un suo dossier ribadisce quanto abbiamo sempre sostenuto in questi ultimi anni: "L'esperienza passata dimostra chiaramente che la legislazione in campo cosmetico relativa ai test su animali è stata il fattore chiave per lo sviluppo di metodi alternativi e ha inviato un forte segnale ben al di là del settore cosmetico e ben al di fuori dell'Europa. I metodi sviluppati nel settore cosmetico, come i modelli di pelle umana, sono ora usati anche in altre settori e l'interesse per questi metodi alternativi è aumentato in molte nazioni extra-europee".

    Per questo è ancora più importante il risultato raggiunto.

    Per ora è solo in Europa, ma da questo primo traguardo legislativo il cruelty-free si potrà diffondere molto più facilmente in tutte le altre nazioni, perché non sarà conveniente per le grosse aziende cosmetiche avere due linee di prodotti diversi, una per l'Europa e una per il resto del mondo.

    Che cosa non è stato ottenuto

    Chiariti tutti i risvolti positivi del divieto, è necessario spiegare anche che cosa invece questa direttiva NON ha consentito di ottenere, per avere le idee chiare su come comportarci come consumatori.

    I detersivi non sono inclusi

    Dato che nella lista finora esistente di aziende cruelty-free sono sempre state elencate sia aziende che producono cosmetici sia quelle che producono detersivi (spesso la stessa azienda produce entrambi) si potrebbe essere tratti in inganno e pensare che il divieto valga anche per i detersivi. Ebbene, no, per i detersivi il divieto NON vale, quindi bisogna ancora fare riferimento alle aziende che hanno aderito allo Standard Internazionale cruelty-free.

    Possiamo essere certi che gli ingredienti realizzati dopo il 2013 non verranno mai usati nei cosmetici venduti in UE?

    Purtroppo no, e questo la Commissione l'ha dichiarato esplicitamente: è vero che esiste ora il divieto assoluto di test su animali per gli ingredienti, per tutti i test su animali, in ogni parte del mondo essi siano fatti, PERO' questo è vero solo se gli ingredienti sono creati appositamente per essere usati in un cosmetico. Se invece un ingrediente è realizzato per essere usato in un altro prodotto, non cosmetico, e quindi viene testato per quell'uso, lo stesso ingrediente può essere usato anche in un prodotto cosmetico, anche se testato dopo il marzo 2013, perché i test fatti erano fatti per altri scopi.

    In sostanza, se viene creata una nuova sostanza da usarsi come additivo alimentare, o in una vernice, o in un detersivo o in un farmaco, ecc., questa, come sappiamo, può ancora essere testata su animali. Ebbene, quella stessa sostanza potrà comunque essere usata in un cosmetico, perché non è stata testata appositamente per i cosmetici, ma per altri scopi. Insomma, il divieto non copre questo specifico caso, purtroppo.

    Questo specifico aspetto potrebbe essere materia di normativa all'interno di ciascuno Stato Membro, ma riteniamo difficile che una singola nazione possa introdurre una normativa più restrittiva, trattandosi di un settore che ha a che fare col commercio internazionale.

    Cosa succede per le aziende che commercializzano in tutto il mondo?

    Infine, vi è un altro aspetto: un'azienda che produce e vende in tutto il mondo, certamente non potrà testare su animali i nuovi ingredienti che sviluppa, se vuole vendere in Europa, ma potrà benissimo testarli su animali per la vendita in altre nazioni.

    Per esempio, se una azienda decide di vendere in Cina, addirittura il prodotto finito sarà testato su animali.

    Quindi, se come consumatori vogliamo evitare di sostenere queste aziende che comunque testano su animali, anche se per altri mercati, dobbiamo evitarle, e l'unico modo per farlo è scegliere per i nostri acquisti solo quelle che hanno aderito allo Standard cruelty-free.


    da Agireora.org
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty aziende che aderiscono allo Standard Cruelty Free

    Messaggio  Vera76 Gio Mar 28, 2013 9:11 pm

    e l'unico modo per farlo è scegliere per i nostri acquisti solo quelle che hanno aderito allo Standard cruelty-free.

    SIA IL CONIGLIO CHE LA LISTA PURE ADERISCONO ALLO STANDARD CRUELTY FREE:
    Riporto un estratto dell'articolo che potete trovare sia su Agireora.org che su veganhome.it e consumoconsapevole.org, che chiarisce la situazione:

    Di Marina Berati (coordinatrice NoVisezione.org e di VIVO - Comitato per un consumo consapevole) e Massimo Tettamanti (chimico ambientale, responsabile per l'Europa del centro I-CARE, Centro Internazionale per le Alternative nella Ricerca e nella Didattica)

    Questa FAQ è stata scritta per fornire un punto di riferimento a chi non conosce bene l'argomento "cosmetici cruelty-free" e incontra sulla sua strada qualcuno che lo induce a desistere dallo scegliere questi prodotti, in particolare da persone che vendono cosmetici, le quali creano confusione su questo argomento, facendo credere che lo Standard "cruelty-free" non abbia alcun valore.

    È un prodotto che aderisce allo Standard internazionale 'Non Testato su Animali'. Questa è la Home Page dello Standard per l'Europa (ma lo stesso Standard vale anche per gli USA)


    ....Cosmetici cruelty-free

    Lo Standard si riferisce sia al prodotto finito che agli ingredienti.

    "Non Testato su Animali" significa sicuramente che il prodotto finito non è mai stato testato, mentre riguardo agli ingredienti significa che non sono stati testati dopo una specifica data (che varia da un produttore all'altro), chiamata cut-off date, il che equivale a dire non tanto che nessuno degli ingredienti sia MAI stato testato (sarebbe impossibile), ma che non viene incrementata la vivisezione. Nella pratica, significa che il produttore si impegna a non comprare più ingredienti nuovi a partire da quella data (infatti per ogni ingrediente nuovo si devono compiere nuovi test).......

    ....6. E allora, quali sono queste aziende che aderiscono allo Standard?

    Per l'Italia, sono quelle riportate sul sito VIVO (che non vende nulla e non chiede soldi a nessuno), che comprendono quelle che hanno aderito allo Standard attraverso il disciplinare ICEA-LAV che prevede dei controlli, e quelle che hanno aderito in regime di autocertificazione mandando tutti i documenti necessari alla valutazione ad Antonella de Paola, autrice della "Guida ai prodotti non testati" (Ed. Cosmopolis). In più, sono escluse quelle aziende tali che TUTTI i loro prodotti contengono uno o più ingredienti di origine animale, e sono segnalate quelle che usano in taluni prodotti ingredienti di origine animale. La pagina è questa: http://www.consumoconsapevole.org/cosmetici_cruelty_free/lista_cruelty-free.html......

    ....8. Che etichetta o dicitura devo cercare sul prodotto?

    Per ora, nessuna, qualsiasi etichetta o dicitura ci sia va ignorata, perché non è indicativa, bisogna solo far riferimento alla lista di aziende aderenti che trovate alla pagina citata sopra.

    Il logo relativo allo Standard è la sagoma di un coniglietto che salta con 2 stelline, ma per ora è usato molto poco, anche le aziende aderenti spesso non lo usano, quindi per ora non fateci conto. Se lo trovate, tanto meglio, altrimenti, qualsiasi altro simbolo troviate, ignoratelo.



    (In ogni caso, per non sbagliare di norma, autoproduco. Quantomeno su quello non ci piove.) What a Face
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    Aziende che NON TESTANO su Animali Empty Re: Aziende che NON TESTANO su Animali

    Messaggio  scribaClaudio Sab Mar 30, 2013 8:53 am

    Ciao a tutti. Mi inserisco brevemente in questa vostra interessante discussione, dopo aver letto i vostri post. Faccio una semplice considerazione pratica.
    Al di là delle singole aziende che aderiscono o meno, oppure in qualche raro caso si fanno pioniere di un nuovo modo di "stare al mondo", e al di là delle leggi che lentamente (ma positivamente) vanno nella direzione di una maggiore e migliore coscienza responsabile verso il creato, il nocciolo importante è sempre affidato a Noi, alle nostre scelte quotidiane e di consumo massimamente responsabile. Siamo noi che possiamo orientare anche il mercato. Esattamente come sempre noi come singoli possiamo e dobbiamo opporci alle tendenze materialiste, come tante singole gocce che alla fine muovono una grande onda e un giorno tutte unite anche l'oceano. ...se preferite un esempio musicale, che magari Dag apprezzerà di più, io la vedo così, in una orchestra che suona una musica triste mesta oppressiva e pessimista, all'inizio solo pochi strumenti decidono di cambiare spartito musicale e paiono stonare quasi persino rispetto alle orecchie avvezze a spazzatura musicale... ma poi quando via via tutti gettano i vecchi pentagrammi e suonano la "nuova musica" allora la sinfonia si palesa pienamente per quella unitaria vibrazione che è.

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