Sempre per la serie "chi cerca trova" (Wallace sa a cosa mi riferisco ) sono finalmente riuscita a reperire sul Tubo un contributo che già da parecchio volevo condividere con tutti voi.
Durante l'ultimo incontro abbiamo brevemente trattato la tematica delle sementi OGM, e da amante delle piante e dell'agricoltura, non ho potuto non approfondire. In India, ad esempio, la multinazionale Monsanto ha approfittato della deregolamentazione del mercato dei semi per introdurre delle sementi di cotone OGM che non si riproducono per seme e che hanno una bassissima resistenza ai parassiti, stringendo accordi con le società indiane ha finito per monopolizzare il mercato dei semi del cotone (ne reclama i diritti per oltre il 95% del totale!) costringendo gli agricoltori a ricomprare ogni anno le sementi e ad aumentare l'uso di pesticidi ed antiparassitari. L'impoverimento che ne è conseguito ha portato ad un'impressionante serie di suicidi da parte dei contadini ormai incapaci di sostenere i debiti accumulati, parliamo di circa 250.000 suicidi, uno ogni trenta minuti...parliamo di UN QUARTO DI MILIONE DI PERSONE
Da questo argomento è stato tratto un documentario dal titolo "Bitter Seeds", che però, pur essendo pluripremiato a livello internazionale, STRANAMENTE non è reperibile neppure sottotitolato in italiano. Fortunatamente sono riuscita a trovare un'intervista con sottotitoli italiani alla scienziata indiana Vandala Shiva, primaria oppositrice della Monsanto nonchè della logica di globalizzazione che sta stritolando tutto il mondo. Ecco il video, il mio piccolo consiglio è di guardarlo fino in fondo perchè è molto significativo e parla di tematiche che vanno ben al di là della drammatica situazione indiana.
Ora, arriva la parte in cui ci chiediamo: cosa possiamo fare? Come possiamo preservare la biodiversità? Chi tra noi ha a disposizione della terra può diventare un SEED SAVER, un salvatore di semi! Chi sono queste persone?
Vandana Shiva si occupa di seed saving nel suo Paese e non solo, con l'associazione Navdanya International (che ha una sede anche in Toscana) ma anche in Italia abbiamo l'associazione Civiltà Contadina, chi volesse informarsi oppure diventare un custode di semi può consultare il sito www.civiltacontadina.it
Un abbraccio a tutti
Durante l'ultimo incontro abbiamo brevemente trattato la tematica delle sementi OGM, e da amante delle piante e dell'agricoltura, non ho potuto non approfondire. In India, ad esempio, la multinazionale Monsanto ha approfittato della deregolamentazione del mercato dei semi per introdurre delle sementi di cotone OGM che non si riproducono per seme e che hanno una bassissima resistenza ai parassiti, stringendo accordi con le società indiane ha finito per monopolizzare il mercato dei semi del cotone (ne reclama i diritti per oltre il 95% del totale!) costringendo gli agricoltori a ricomprare ogni anno le sementi e ad aumentare l'uso di pesticidi ed antiparassitari. L'impoverimento che ne è conseguito ha portato ad un'impressionante serie di suicidi da parte dei contadini ormai incapaci di sostenere i debiti accumulati, parliamo di circa 250.000 suicidi, uno ogni trenta minuti...parliamo di UN QUARTO DI MILIONE DI PERSONE
Da questo argomento è stato tratto un documentario dal titolo "Bitter Seeds", che però, pur essendo pluripremiato a livello internazionale, STRANAMENTE non è reperibile neppure sottotitolato in italiano. Fortunatamente sono riuscita a trovare un'intervista con sottotitoli italiani alla scienziata indiana Vandala Shiva, primaria oppositrice della Monsanto nonchè della logica di globalizzazione che sta stritolando tutto il mondo. Ecco il video, il mio piccolo consiglio è di guardarlo fino in fondo perchè è molto significativo e parla di tematiche che vanno ben al di là della drammatica situazione indiana.
Ora, arriva la parte in cui ci chiediamo: cosa possiamo fare? Come possiamo preservare la biodiversità? Chi tra noi ha a disposizione della terra può diventare un SEED SAVER, un salvatore di semi! Chi sono queste persone?
Silenziosamente, senza farsene un vanto, a proprie spese adottano e coltivano nei loro normali orti delle piante che altrimenti avrebbero rischiato la completa estinzione, conservandone i semi per ridistribuirli alle future generazioni: queste persone di genere un po' speciale sono chiamate con il nome di seed savers, salvatori di semi. Ma ciò che rende la loro azione degna di speciale considerazione è che non si stanno occupando di curiosità botaniche conosciute da pochi specialisti o di piante provenienti dalle mitiche foreste vergini. Il loro impegno è piuttosto rivolto a salvare dei vegetali molto più comuni e sotto gli occhi di tutti come patate, pomodori, peperoni, lattughe, cavoli, legumi, cereali e altri, usati dall'umanità come cibo. A rischio la biodiversità Se sia possibile che questi ortaggi possano rischiare l'estinzione non è certo in discussione e, senza dubbio, li continueremo a vedere sulle nostre tavole ancora a lungo. A rischiare
invece di estinguersi per sempre è la biodiversità delle loro varietà, soprattutto di quelle più antiche e di quelle tradizionali dei popoli nativi che, assieme a quelle uscite dalla produzione e non più rimoltiplicate dalle ditte sementiere, senza i seed savers sarebbero condannate a scomparire.
Vandana Shiva si occupa di seed saving nel suo Paese e non solo, con l'associazione Navdanya International (che ha una sede anche in Toscana) ma anche in Italia abbiamo l'associazione Civiltà Contadina, chi volesse informarsi oppure diventare un custode di semi può consultare il sito www.civiltacontadina.it
Un abbraccio a tutti